Cacio e Pepe
Cacio e Pepe
Traditional Roman Cuisine Restaurant
Design by Pringo
Cacio e Pepe
Traditional Roman Cuisine Restaurant
Design by Pringo
infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte, infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte..
infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte, infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte..
Oggi è ancora più semplice entrare a far parte della famiglia “Felice”. La sua Cacio e Pepe ha fatto strada e dalla storica sede romana a Testaccio. Arrivata nella capitale Meneghina. Felice a Testaccio apre nel 2017. La sua vetrina a Milano. In questa nuova sede troverete Giulia: stessa grinta e stessa tenacia dello zio Felice. Il design del ristorante di Milano reinterpreta i temi architettonici del locale romano. Un vero è proprio format innovativo. Un concept restaurant contemporaneo che racconta in modo nuovo di segreti. Della bontà di Felice. Memoria e novità si uniscono in un solo abbraccio, Felice a Testaccio.
infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte, infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte..
Era il 1936. Felice si destreggiava fra fornelli infuocati e avventori infervorati: si narra di toni burberi e irriverenti usati per allontanare i clienti. Un posto per quelli del quartiere però lo trovava sempre, per i lavoratori della strada, per gli abitanti di Testaccio, una delle aree tanto povere quanto veraci di Roma.
È dalla terra e dalla tradizione che hanno origine le sue ricette, tramandate fino a oggi grazie alla dedizione dei Trivelloni.
Successivamente il testimone passa al figlio Franco che, insieme alla famiglia, rinfresca il locale ammodernando gli spazi: veste nuova, stessa qualità dei piatti.
infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte, infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte..
Oggi è ancora più semplice entrare a far parte della famiglia “Felice”. La sua Cacio e Pepe ha fatto strada e dalla storica sede romana a Testaccio. Arrivata nella capitale Meneghina. Felice a Testaccio apre nel 2017. La sua vetrina a Milano. In questa nuova sede troverete Giulia: stessa grinta e stessa tenacia dello zio Felice. Il design del ristorante di Milano reinterpreta i temi architettonici del locale romano. Un vero è proprio format innovativo. Un concept restaurant contemporaneo che racconta in modo nuovo di segreti. Della bontà di Felice. Memoria e novità si uniscono in un solo abbraccio, Felice a Testaccio.
infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte, infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte..
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infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte, infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte..
Oggi è ancora più semplice entrare a far parte della famiglia “Felice”. La sua Cacio e Pepe ha fatto strada e dalla storica sede romana a Testaccio. Arrivata nella capitale Meneghina. Felice a Testaccio apre nel 2017. La sua vetrina a Milano. In questa nuova sede troverete Giulia: stessa grinta e stessa tenacia dello zio Felice. Il design del ristorante di Milano reinterpreta i temi architettonici del locale romano. Un vero è proprio format innovativo. Un concept restaurant contemporaneo che racconta in modo nuovo di segreti. Della bontà di Felice. Memoria e novità si uniscono in un solo abbraccio, Felice a Testaccio.
infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte, infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte..
Era il 1936. Felice si destreggiava fra fornelli infuocati e avventori infervorati: si narra di toni burberi e irriverenti usati per allontanare i clienti. Un posto per quelli del quartiere però lo trovava sempre, per i lavoratori della strada, per gli abitanti di Testaccio, una delle aree tanto povere quanto veraci di Roma.
È dalla terra e dalla tradizione che hanno origine le sue ricette, tramandate fino a oggi grazie alla dedizione dei Trivelloni.
Successivamente il testimone passa al figlio Franco che, insieme alla famiglia, rinfresca il locale ammodernando gli spazi: veste nuova, stessa qualità dei piatti.
infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte, infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte..
Oggi è ancora più semplice entrare a far parte della famiglia “Felice”. La sua Cacio e Pepe ha fatto strada e dalla storica sede romana a Testaccio. Arrivata nella capitale Meneghina. Felice a Testaccio apre nel 2017. La sua vetrina a Milano. In questa nuova sede troverete Giulia: stessa grinta e stessa tenacia dello zio Felice. Il design del ristorante di Milano reinterpreta i temi architettonici del locale romano. Un vero è proprio format innovativo. Un concept restaurant contemporaneo che racconta in modo nuovo di segreti. Della bontà di Felice. Memoria e novità si uniscono in un solo abbraccio, Felice a Testaccio.
infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte, infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte..
Decantata specialità della casa ma anche simbolo della gastronomia romana la Cacio e Pepe di Felice è ormai conosciuta in tutto il mondo per il suo equilibrio di sapori e la lodevole arte della mantecatura al tavolo.
Decantata specialità della casa ma anche simbolo della gastronomia romana la Cacio e Pepe di Felice è ormai conosciuta in tutto il mondo per il suo equilibrio di sapori e la lodevole arte della mantecatura al tavolo.
Decantata specialità della casa ma anche simbolo della gastronomia romana la Cacio e Pepe di Felice è ormai conosciuta in tutto il mondo per il suo equilibrio di sapori e la lodevole arte della mantecatura al tavolo.
infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte, infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte..
infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte, infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte..
Oggi è ancora più semplice entrare a far parte della famiglia “Felice”. La sua Cacio e Pepe ha fatto strada e dalla storica sede romana a Testaccio. Arrivata nella capitale Meneghina. Felice a Testaccio apre nel 2017. La sua vetrina a Milano. In questa nuova sede troverete Giulia: stessa grinta e stessa tenacia dello zio Felice. Il design del ristorante di Milano reinterpreta i temi architettonici del locale romano. Un vero è proprio format innovativo. Un concept restaurant contemporaneo che racconta in modo nuovo di segreti. Della bontà di Felice. Memoria e novità si uniscono in un solo abbraccio, Felice a Testaccio.
infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte, infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte..
Era il 1936. Felice si destreggiava fra fornelli infuocati e avventori infervorati: si narra di toni burberi e irriverenti usati per allontanare i clienti. Un posto per quelli del quartiere però lo trovava sempre, per i lavoratori della strada, per gli abitanti di Testaccio, una delle aree tanto povere quanto veraci di Roma.
È dalla terra e dalla tradizione che hanno origine le sue ricette, tramandate fino a oggi grazie alla dedizione dei Trivelloni.
Successivamente il testimone passa al figlio Franco che, insieme alla famiglia, rinfresca il locale ammodernando gli spazi: veste nuova, stessa qualità dei piatti.
infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte, infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte..
Oggi è ancora più semplice entrare a far parte della famiglia “Felice”. La sua Cacio e Pepe ha fatto strada e dalla storica sede romana a Testaccio. Arrivata nella capitale Meneghina. Felice a Testaccio apre nel 2017. La sua vetrina a Milano. In questa nuova sede troverete Giulia: stessa grinta e stessa tenacia dello zio Felice. Il design del ristorante di Milano reinterpreta i temi architettonici del locale romano. Un vero è proprio format innovativo. Un concept restaurant contemporaneo che racconta in modo nuovo di segreti. Della bontà di Felice. Memoria e novità si uniscono in un solo abbraccio, Felice a Testaccio.
infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte, infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte..
Decantata specialità della casa ma anche simbolo della gastronomia romana la Cacio e Pepe di Felice è ormai conosciuta in tutto il mondo per il suo equilibrio di sapori e la lodevole arte della mantecatura al tavolo.
200gr Tonnarelli freschi uova e farina
70gr Pecorino romano grattugiato
30gr Parmigiano Reggiano grattugiato
2 cucchiai di olio EVO
Acqua di cottura q.b.
Pepe nero macinato q.b.
200gr Tonnarelli freschi uova e farina
70gr Pecorino romano grattugiato
30gr Parmigiano Reggiano grattugiato
2 cucchiai di olio EVO
Acqua di cottura q.b.
Pepe nero macinato q.b.
infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte, infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte..
infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte, infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte..
Oggi è ancora più semplice entrare a far parte della famiglia “Felice”. La sua Cacio e Pepe ha fatto strada e dalla storica sede romana a Testaccio. Arrivata nella capitale Meneghina. Felice a Testaccio apre nel 2017. La sua vetrina a Milano. In questa nuova sede troverete Giulia: stessa grinta e stessa tenacia dello zio Felice. Il design del ristorante di Milano reinterpreta i temi architettonici del locale romano. Un vero è proprio format innovativo. Un concept restaurant contemporaneo che racconta in modo nuovo di segreti. Della bontà di Felice. Memoria e novità si uniscono in un solo abbraccio, Felice a Testaccio.
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Era il 1936. Felice si destreggiava fra fornelli infuocati e avventori infervorati: si narra di toni burberi e irriverenti usati per allontanare i clienti. Un posto per quelli del quartiere però lo trovava sempre, per i lavoratori della strada, per gli abitanti di Testaccio, una delle aree tanto povere quanto veraci di Roma.
È dalla terra e dalla tradizione che hanno origine le sue ricette, tramandate fino a oggi grazie alla dedizione dei Trivelloni.
Successivamente il testimone passa al figlio Franco che, insieme alla famiglia, rinfresca il locale ammodernando gli spazi: veste nuova, stessa qualità dei piatti.
infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte, infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte..
Oggi è ancora più semplice entrare a far parte della famiglia “Felice”. La sua Cacio e Pepe ha fatto strada e dalla storica sede romana a Testaccio. Arrivata nella capitale Meneghina. Felice a Testaccio apre nel 2017. La sua vetrina a Milano. In questa nuova sede troverete Giulia: stessa grinta e stessa tenacia dello zio Felice. Il design del ristorante di Milano reinterpreta i temi architettonici del locale romano. Un vero è proprio format innovativo. Un concept restaurant contemporaneo che racconta in modo nuovo di segreti. Della bontà di Felice. Memoria e novità si uniscono in un solo abbraccio, Felice a Testaccio.
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200gr Tonnarelli freschi uova e farina
70gr Pecorino romano grattugiato
30gr Parmigiano Reggiano grattugiato
2 cucchiai di olio EVO
Acqua di cottura q.b.
Pepe nero macinato q.b.
200gr Tonnarelli freschi uova e farina
70gr Pecorino romano grattugiato
30gr Parmigiano Reggiano grattugiato
2 cucchiai di olio EVO
Acqua di cottura q.b.
Pepe nero macinato q.b.
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infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte, infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte..
Era il 1936. Felice si destreggiava fra fornelli infuocati e avventori infervorati: si narra di toni burberi e irriverenti usati per allontanare i clienti. Un posto per quelli del quartiere però lo trovava sempre, per i lavoratori della strada, per gli abitanti di Testaccio, una delle aree tanto povere quanto veraci di Roma.
È dalla terra e dalla tradizione che hanno origine le sue ricette, tramandate fino a oggi grazie alla dedizione dei Trivelloni.
Successivamente il testimone passa al figlio Franco che, insieme alla famiglia, rinfresca il locale ammodernando gli spazi: veste nuova, stessa qualità dei piatti.
infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte, infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte..
Oggi è ancora più semplice entrare a far parte della famiglia “Felice”. La sua Cacio e Pepe ha fatto strada e dalla storica sede romana a Testaccio. Arrivata nella capitale Meneghina. Felice a Testaccio apre nel 2017. La sua vetrina a Milano. In questa nuova sede troverete Giulia: stessa grinta e stessa tenacia dello zio Felice. Il design del ristorante di Milano reinterpreta i temi architettonici del locale romano. Un vero è proprio format innovativo. Un concept restaurant contemporaneo che racconta in modo nuovo di segreti. Della bontà di Felice. Memoria e novità si uniscono in un solo abbraccio, Felice a Testaccio.
infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte, infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte..
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Oggi è ancora più semplice entrare a far parte della famiglia “Felice”. La sua Cacio e Pepe ha fatto strada e dalla storica sede romana a Testaccio. Arrivata nella capitale Meneghina. Felice a Testaccio apre nel 2017. La sua vetrina a Milano. In questa nuova sede troverete Giulia: stessa grinta e stessa tenacia dello zio Felice. Il design del ristorante di Milano reinterpreta i temi architettonici del locale romano. Un vero è proprio format innovativo. Un concept restaurant contemporaneo che racconta in modo nuovo di segreti. Della bontà di Felice. Memoria e novità si uniscono in un solo abbraccio, Felice a Testaccio.
infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte, infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte..
Era il 1936. Felice si destreggiava fra fornelli infuocati e avventori infervorati: si narra di toni burberi e irriverenti usati per allontanare i clienti. Un posto per quelli del quartiere però lo trovava sempre, per i lavoratori della strada, per gli abitanti di Testaccio, una delle aree tanto povere quanto veraci di Roma.
È dalla terra e dalla tradizione che hanno origine le sue ricette, tramandate fino a oggi grazie alla dedizione dei Trivelloni.
Successivamente il testimone passa al figlio Franco che, insieme alla famiglia, rinfresca il locale ammodernando gli spazi: veste nuova, stessa qualità dei piatti.
infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte, infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte..
Oggi è ancora più semplice entrare a far parte della famiglia “Felice”. La sua Cacio e Pepe ha fatto strada e dalla storica sede romana a Testaccio. Arrivata nella capitale Meneghina. Felice a Testaccio apre nel 2017. La sua vetrina a Milano. In questa nuova sede troverete Giulia: stessa grinta e stessa tenacia dello zio Felice. Il design del ristorante di Milano reinterpreta i temi architettonici del locale romano. Un vero è proprio format innovativo. Un concept restaurant contemporaneo che racconta in modo nuovo di segreti. Della bontà di Felice. Memoria e novità si uniscono in un solo abbraccio, Felice a Testaccio.
infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte, infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte..
infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte, infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte..
“A Felice,
Ho visto il monumento a Porta Pia,
quel grande bersagliere col pennacchio.
Dissi a Rutelli di buttarlo via
e metterci Felice con l’abbacchio.
Felice non è un uomo, è una poesia,
di tutti i grandi cuochi lo spauracchio.
Perchè sto a Roma? Dico a chi mi dice:
“Perchè c’è il Papa, il Colosseo e Felice!”
Felice è un uomo onesto, bravo e giusto
e quando morirà (a tutti tocca)
ci sarà in Paradiso un gran trambusto.
pure gli angeli perderan la brocca.
Cristo lo accoglierà con grande gusto.
Lo abbraccerà con l’acquolina in bocca
e gli dirà, in mezzo a quel presepe
“E vai Feli, facce ‘na cacio e pepe!”
Roberto Benigni
“A Felice,
Ho visto il monumento a Porta Pia,
quel grande bersagliere col pennacchio.
Dissi a Rutelli di buttarlo via
e metterci Felice con l’abbacchio.
Felice non è un uomo, è una poesia,
di tutti i grandi cuochi lo spauracchio.
Perchè sto a Roma? Dico a chi mi dice:
“Perchè c’è il Papa, il Colosseo e Felice!”
Felice è un uomo onesto, bravo e giusto
e quando morirà (a tutti tocca)
ci sarà in Paradiso un gran trambusto.
pure gli angeli perderan la brocca.
Cristo lo accoglierà con grande gusto.
Lo abbraccerà con l’acquolina in bocca
e gli dirà, in mezzo a quel presepe
“E vai Feli, facce ‘na cacio e pepe!”
Roberto Benigni
infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte, infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte..
infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte, infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte..
Oggi è ancora più semplice entrare a far parte della famiglia “Felice”. La sua Cacio e Pepe ha fatto strada e dalla storica sede romana a Testaccio. Arrivata nella capitale Meneghina. Felice a Testaccio apre nel 2017. La sua vetrina a Milano. In questa nuova sede troverete Giulia: stessa grinta e stessa tenacia dello zio Felice. Il design del ristorante di Milano reinterpreta i temi architettonici del locale romano. Un vero è proprio format innovativo. Un concept restaurant contemporaneo che racconta in modo nuovo di segreti. Della bontà di Felice. Memoria e novità si uniscono in un solo abbraccio, Felice a Testaccio.
infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte, infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte..
Era il 1936. Felice si destreggiava fra fornelli infuocati e avventori infervorati: si narra di toni burberi e irriverenti usati per allontanare i clienti. Un posto per quelli del quartiere però lo trovava sempre, per i lavoratori della strada, per gli abitanti di Testaccio, una delle aree tanto povere quanto veraci di Roma.
È dalla terra e dalla tradizione che hanno origine le sue ricette, tramandate fino a oggi grazie alla dedizione dei Trivelloni.
Successivamente il testimone passa al figlio Franco che, insieme alla famiglia, rinfresca il locale ammodernando gli spazi: veste nuova, stessa qualità dei piatti.
infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte, infatti, ulteriore, nonché, entrambe (o nessuno dei due), non solo (questo), ma anche (che), anche, per di più, inoltre, difatti, in tutta onestà, e, inoltre, in aggiunta a questo, oltre a questo, a dire la verità, o, infatti, in realtà, per non parlare di, a dire il vero, pure, molto più, molto meno, come tale, per non parlare di, né, in alternativa, d’altra parte..
Oggi è ancora più semplice entrare a far parte della famiglia “Felice”. La sua Cacio e Pepe ha fatto strada e dalla storica sede romana a Testaccio. Arrivata nella capitale Meneghina. Felice a Testaccio apre nel 2017. La sua vetrina a Milano. In questa nuova sede troverete Giulia: stessa grinta e stessa tenacia dello zio Felice. Il design del ristorante di Milano reinterpreta i temi architettonici del locale romano. Un vero è proprio format innovativo. Un concept restaurant contemporaneo che racconta in modo nuovo di segreti. Della bontà di Felice. Memoria e novità si uniscono in un solo abbraccio, Felice a Testaccio.
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“A Felice,
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Felice non è un uomo, è una poesia,
di tutti i grandi cuochi lo spauracchio.
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“Perchè c’è il Papa, il Colosseo e Felice!”
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e gli dirà, in mezzo a quel presepe
“E vai Feli, facce ‘na cacio e pepe!”
Roberto Benigni
“A Felice,
Ho visto il monumento a Porta Pia, quel grande bersagliere col pennacchio. Dissi a Rutelli di buttarlo via e metterci Felice con l’abbacchio. Felice non è un uomo, è una poesia, di tutti i grandi cuochi lo spauracchio. Perchè sto a Roma? Dico a chi mi dice: “Perchè c’è il Papa, il Colosseo e Felice!” Felice è un uomo onesto, bravo e giusto e quando morirà (a tutti tocca) ci sarà in Paradiso un gran trambusto. pure gli angeli perderan la brocca. Cristo lo accoglierà con grande gusto. Lo abbraccerà con l’acquolina in bocca e gli dirà, in mezzo a quel presepe “E vai Feli, facce ‘na cacio e pepe!”
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